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Lolita Timofeeva. Il matrimonio della Sirena

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Il matrimonio della sirena di Lolita Timofeeva, tecnica mista su carta, foglia d'oro, 1997 Delle volte, spulciando tra le vecchie carte, faccio delle scoperte curiose che mi aiutano ad ordinare le mie idee e ad analizzare il mio percorso creativo.   Questa volta ho trovato un qualcosa che conferma le potenzialità del nostro inconscio ed è un lavoro su carta dal titolo “Il matrimonio della Sirena” del 1997.   L’intenzione di allora era di raffigurare lo sposalizio con l’Arte, una sorta di nozze mistiche che uniscono le energie divine creative e creatrici, raffigurate dal cuore infuocato con l’occhio che vede tutto, con le energie terrene, rappresentate dalla figura femminile che però assume le bizzarre sembianze della sirena, con riferimento all’acqua. L’acconciatura della sposa è adornata dalla luce dorata intensa e circoscritta. Tutti questi elementi ora mi portano a pensare non solo all’unione degli opposti ma ai princìpi che regolano i significati fondativi della cultura alche

L'installazione "Opus" alla mostra "Unbreakable: Woman in Glass"

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Installazione "Opus " di Lolita Timofeeva Ma non mangiare dell’albero della scienza del bene e del male; poiché in qualunque giorno tu ne avrai mangiato, morirai di morte. (Genesi, cap. II, 17) L’installazione “Opus” può avere diversi livelli di lettura, quello più immediato   suggerisce la visione dell’albero sradicato che giace per terra - il geroglifico del corpo sofferente dell’umanità - è una metafora di ciò che sta succedendo ora nel mondo, rappresenta la nostra vulnerabilità. Gli alambicchi di vetro trasparente si nutrono della linfa dell' albero della vita ed è un messaggio di speranza.   È la trasmutazione attraverso un’esperienza dolorosa e attraverso una conoscenza nuova della fragilità del nostro pianeta, della nostra civiltà. E qui possiamo approfondire i significati dal punto di vista alchemico: l’immagine rimanda allo stadio iniziale del Magistero – la nigredo – stadio che rappresenta le difficoltà che l’adepto deve superare durante il s

Guttuso a Noto. L’uomo che sognava di unire la verità con la bellezza e il comunismo con l’arte

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di Lolita Timofeeva Lo rivela l’esposizione “Io, Renato Guttuso” allestita nella splendida cornice dell’Ex Convento di Santa Chiara a Noto , l’odierna sede del Museo Civico. La mostra, organizzata da Sikarte e curata da Giuliana Fiori , chiuderà i battenti l’11 ottobre. Attraverso le trentaquattro opere selezionate, lo spettatore è invitato a seguire il percorso dell’artista siciliano e a scoprire passo dopo passo il suo animo, per conoscere le diverse sfaccettature della sua ricca personalità, a volte contraddittoria. Antifascista impegnato in politica e amante della bella vita, generoso ma anche geloso di ciò che aveva conquistato, da uomo del sud, attaccato alle proprie radici e nello stesso tempo aperto al mondo. Esuberante e curioso, ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di verità e alla loro rappresentazione. Nato a Bagheria nel 1911, successivamente si trasferì a Palermo e poi a Roma e a Milano ma non dimenticò mai la sua Sicilia, la luce e i colori di quest

Quarantena 2020

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È curioso: questo disegno lo avevo preparato per fare gli auguri di buon 2020. Non vi sembra una famiglia in quarantena? Tanti anni fa avevo iniziato a fare gli auguri di Natale e di Buon Anno ai miei amici con un disegno, tant’è che è diventata una tradizione.   Dopo aver esaurito i segni dello zodiaco cinese che si basa su un ciclo di 12 anni, ad ognuno dei quali è associato ad un animale, ho cominciato ad usare o il tema del progetto sul quale stavo lavorando, oppure sperimentavo qualche tecnica nuova. Così è accaduto anche per il 2020. Volevo semplicemente raffigurare (come augurio) una famiglia unita, con le radici forti, invece avevo raffigurato la quarantena.

È il virus?

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“È il virus?” di Lolita Timofeeva, cm.80x60, alchid su tela, 2004 “State a casa e divertitevi! La morte nera fugge dalla musica e dall’allegria”. È la citazione dal film “ Avicenna ” di   Kamil Jamatov (1956) che descrive un’epidemia di peste. Avicenna sottolineava lo stretto rapporto tra emozioni e salute, e riteneva che la musica ha effetti importanti sullo stato del paziente. “È il virus?” è un dipinto del 2004 al quale sono molto affezionata e lo tengo in casa. Mi sono resa conto che è diventato attuale oggi nel 2020 durante la pandemia di coronavirus.

ASTA D’ARTE CONTEMPORANEA IN COLLABORAZIONE CON SOTHEBY’S

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a cura di Gloria Gatti Opere di 70 artisti a favore del progetto "MEDITERRANEO. OLTRE I MURI NELLA MENTE" Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci Spazio Polene, Via Olona n. 6/bis, Milano martedì 14 maggio 2019 Programma: 18.00 Cocktail ed esposizione delle opere 18.30 Asta Saluto di apertura  Alessandro Costacurta – Campione del calcio e collezionista Introduce Gloria Gatti – Curatore dell’Asta Batte l’asta Filippo Lotti – Amministratore Delegato di Sotheby’s Italia Presiede Janiki Cingoli – Presidente CIPMO L’Asta benefica d’Arte Contemporanea per CIPMO, giunta alla sua VII Edizione , sosterrà lo sviluppo del progetto di educazione alla cittadinanza “Mediterraneo. Oltre i muri nella mente” , grazie al quale studenti di Istituti superiori italiani dialogano , guidati dai loro docenti, con studenti di Istituti di Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo (Albania, Giordania, Israele, Marocco, Palestina, Tunisia,). Attivo gi

Conferenza “Arte visiva tra esoterismo, alchimia e simbolismo”. Casina Pompeiana, Napoli

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In occasione della mostra Opus Alchymicum di Lolita Timofeeva (Castel dell’Ovo, fino al 2 dicembre), il 18 novembre 2017 , dopo una visita guidata alle ore 15 fatta dalla stessa artista che racconta le sue opere, alle ore 17.30 , presso la Casina Pompeiana della Villa Comunale di Napoli , Maurizio Vanni e Claudio Spinelli parlano di Arte visiva tra esoterismo, alchimia e simbolismo. Il movimento dell’anima da Lascaux a Timofeeva , un’occasione per calarsi nella dimensione onirica di Lolita Timofeeva. Cosa è un’opera d’arte visiva? È sufficiente una solida base culturale per poterne comprendere il significato? E se la percezione fosse legata alla dimensione dell’anima? E se tutte le opere d’arte contenessero riferimenti esoterici? Questi sono solo alcuni dei quesiti che si affronteranno durante il dibattito, attraverso un racconto che prende in considerazione dimensioni percettive diverse rispetto a quelle convenzionali dei manuali di storia dell’arte. All’incontro sarà p